16 Ottobre 1943 (1961)



Dopo l’8 settembre 1943, giorno della resa italiana e dell’’armistizio con gli anglo-americani, il re e la sua corte fuggono in Puglia mentre i tedeschi occupano il nord, il centro Italia e Roma, fino al corso del Garigliano e Cassino, frenando l’avanzata delle truppe alleate. Era il 26 settembre quando chiesero alla comunità ebraica di Roma cinquanta chili d’oro minacciando la deportazione di duecento capifamiglia se non avessero soddisfatto la loro richiesta nel giro di un giorno e mezzo. La raccolta, frenetica, coinvolse anche non ebrei e membri di ordini religiosi cattolici, perfino il Vaticano promise sostegno se la quantità d’oro richiesta non fosse raggiunta. Alla consegna della taglia richiesta i tedeschi non mantennero le promesse. Il loro intento era la cattura e la deportazione dell’intera comunità ebraica di Roma, che ammontava a circa quindicimila persone. Pur essendo entrati in possesso di nomi e recapiti degli iscritti fallirono. Furono soprattutto gli ebrei più poveri, che risiedevano ancora nel vecchio ghetto, ad essere catturati e deportati ad Auschwitz. Mille e quattordici persone, di cui solo una decina sopravvissero.
 
Documentario. Durata 11’. Bianco e nero. Film di esordio di Marina Piperno. Tratto dal racconto “16 ottobre 1943” di Giacomo Dibenedetti.
Sceneggiatura di Mino Argentieri e Ansano Giannarelli. Fotografia Marcello Gatti. Musica Sergio Liberovici. Voce Arnoldo Foà.
Regia Ansano Giannarelli.
Designato per l’Oscar dei documentari (1961)
Nastro d’Argento per la fotografia (1961)