GAROFANO ROSSO (1976)



Siracusa, 1924. Storia di una educazione e di una crescita, non solo sentimentale, nei primi anni del regime fascista, il film racconta la vicenda di Alessio Mainardi, uno studente che proviene dai latifondi assolati della Sicilia centrale per frequentare il liceo. Entra in contatto con i giovani fascisti che si ribellano ai valori e alle gerarchie borghesi. Si innamora di una compagna di scuola che gli regala un garofano rosso quale pegno di un amore acerbo ma pieno di suggestioni simboliche, che faranno da leit motive della storia. Nella vita di Alessio irrompono presenze misteriose: un gruppo di studenti che teorizzano un mondo eticamente nuovo e una prostituta fascinosa, Zobeida, che lo introduce in un breve ma intensissimo sogno amoroso. La sia scomparsa e la violenza, che lui rifiuta, dei fascisti, conducono ad un finale che fa intravvedere tempi futuri, di liberazione e di speranza. Tratto liberamente dal romanzo giovanile “Il garofano rosso” di Elio Vittorini, il film segna l’esordio, quale protagonista, di un giovanissimo Miguel Bosé e la rentrée di una fulgida e sorprendente Elsa Martinelli.

Prodotto da Filmcoop con il contributo dell’Ente Gestione Cinema e distribuzione  Italnoleggio Cinematografico.

Interpreti Miguel Bosé, Denis Karvil, Elsa Martinelli, Marina Berti, Carlo Cabrini, Maria Monti, Isa Barzizza, Marisa Mantovani, Giovanna Di Bernardo, Giovanni Rosselli, Alberto Cracco.

Sceneggiatura Luigi Faccini e Piergiovanni Anchisi
Fotografia Arturo Zavattini
Operatore Beppe Maccari
Scenografia Marco Dentici
Costumi Chiara Ghigi
Fotografo di scena Angelo Frontoni
Musica Banco del Mutuo Soccorso
Montaggio Luciano Benedetti
Mix Elio Guarrera
Regia Luigi Faccini
Durata 113’. Versione ridotta dall’autore 90’. Colore Kodak 35 mm. Stabilimento Cinecittà

Presentato al Festival di San Sebastian con un riconoscimento a Miguel Bosé, alla settimana del cinema italiano di Mosca, al festival del cinema italiano di Nizza.