INGANNI (1985)



Dino Campana, per molti il più grande poeta che l’Italia abbia avuto nel secolo scorso, colto durante la sua reclusione manicomiale, dal 1918 al 1932. Dopo la fine tempestosa della sua storia d’amore con Sibilla Aleramo, rifiutato dalla società letteraria e dalla sua famiglia, che ne richiede il ricovero coatto, Dino accetta l’unica soluzione che gli consentirà di restare in vita, piuttosto, come pensa, un inevitabile suicidio. Internato a Castelpulci, nei pressi di Firenze, nelle sue giornate vuote fa irruzione un giovane psichiatra, convinto della sua recuperabilità, che intende restituirlo all’onore che merita.

Produzione di Marina Piperno per MP srl
Sceneggiatura Luigi Faccini e Sergio Vecchio
Con Bruno Zanin, Olga Karlatos, Mattia Sbragia, Daniela Morelli, Barbara Valmorin, Remo Remotti, Otto Richter, Bernd Witthuser, Ugo Fangareggi, Pasquale Zito, Kenneth Belton.
Fotografia Marcello Gatti
Scenografo Michele De Luca
Costumi Tonia Ermini
Musica Luis Bacalov
Montaggio Gino Bartolini
Regia Luigi Faccini
Durata 96’. Colore Agfa 35 mm. Stabilimento LVR di Luciano Vittori
In concorso al Festival di Locarno 1985, menzione speciale della giuria, menzione speciale della giuria di Cinema e Gioventù
Festival del Cinema Neorealistico di Avellino 1985, Laceno d’oro per Bruno Zanin, Mattia Sbragia, Marina Piperno e Luigi Faccini
Nastro d’Argento per la fotografia a Marcello Gatti (1985)
Nastro d’Argento Speciale per la regia a Luigi Faccini (1985)