MORANDO’S MUSIC (2012)



Morando Morandini, uno dei più sensibili e autorevoli critici cinematografici italiani, colto nelle sue giornate di lavoro fitto, tra sigarette accese con quelle che si spegneranno e il ticchettio a mitraglia della sua Everest manuale. E che fa Morando stamattina? Si chiede nel testo. Si specchia nel disagio esistenziale di un re del cinema: Buster Keaton. Per un articolo? Per un libro? Per decifrare il segreto della solenne malinconia di chi fu perfino più grande di Charlie Chaplin? L’epistolario che lega Morando Morandini a Luigi Faccini ebbe inizio nel lontano 1969, trasformando in amicizia quello che era nato come una relazione professionale, da critico a regista. Dopo aver visto a Venezia “Rudolf Jacobs, l’uomo che nacque morendo” scrisse a Luigi una lunghissima e sorprendente lettera di dolorosa riflessione autobiografica sulla scelta da lui operata di accettare l’arruolamento nelle truppe della repubblica di Salò. Rudolf Jacobs, il capitano della marina militare tedesca che aveva disertato e, passato alla Resistenza italiana, morì in una azione contro le brigate nere, aveva compiuto scelte opposte alla sua. Il film lo aveva impressionato profondamente. Altrettanto dolorosa fu la riflessione sul figlio coinvolto nell’omicidio terroristico di Tobagi. Una vergogna e una ferita che non si rimarginò mai.

Prodotto da Marina Piperno
Con Morando Morandini, Antonio Lombardi, Livio Bernardini, Egildo Simeone.
Fotografia, suono, testo e regia Luigi Monardo Faccini.
Durata 42’. Colore. Betacam.
TFF, Torino Film Festival (2012)
BIF&ST, Bari International Film Festival (2012)