16 OTTOBRE (1961)

Dopo l’8 settembre 1943, giorno della resa italiana e dell’’armistizio con gli anglo-americani, il re Vittorio Emanuele III e la sua corte fuggono in Puglia mentre i tedeschi occupano il nord, il centro Italia e Roma, fino al corso del Garigliano e Cassino, frenando l’avanzata delle truppe alleate. Era il 26 settembre quando chiesero alla comunità ebraica di Roma cinquanta chili d’oro minacciando la deportazione di duecento capifamiglia se non avessero soddisfatto la loro richiesta nel giro di un giorno e mezzo.

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1962 ANNO DI FONDAZIONE DELLA REIAC film, la cui attività spaziò dal documentario industriale e quello d’arte, dall’inchiesta di costume e storica a quella socio-politica, dalla didattica alla innovazione tecnologica, dal documentarismo militante alla fiction.

I CINEGIORNALI DELLA PACE (1963)

Nel 1962 sul mondo incombe la minaccia di una guerra atomica tra USA e URSS. Voci che invocano la pace non trovano ascolto. Cesare Zavattini, genio assoluto del cinema italiano e spericolato agitatore culturale, lancia un appello ai cineasti: “a tutti coloro che lo sono di professione e a tutti coloro che da cineamatori posseggono una macchina da presa, anche a 16 mm. Aspettiamo da loro le ultimissime notizie…

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DIARIO DI BORDO (1966)

Era la primavera del 1965 quando dal porto di Mazara del Vallo, in Sicilia, salpò il peschereccio d’altura “Brasilia Quinci”, diretto, oltre Gibilterra, verso le coste africane del Senegal. A bordo, oltre l’equipaggio e la ciurma dei pescatori, erano saliti anche due registi (Ansano Giannarelli e Piero Nelli), due operatori…

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LABANTA NEGRO (1966)

L’immersione di Piero Nelli nella lotta di liberazione  guineiana e nelle esperienze comunitarie che la caratterizzavano fecero del film un documento eccezionale. Amilcare Cabral,  leader del movimento indipendentista…

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TOKENDE, IL MIO CUORE IN AFRICA (1966)

Il blues corale, estremamente ritmico, dei Folkstudio Singer, che negli anni ‘60 si esibirono anche a Roma, divenne lo stimolo di una ricerca sulle radici africane di quella musica, approfondendo la storia delle deportazioni operate da olandesi, portoghesi e inglesi dalle coste atlantiche  di quel  continente  verso l’America del nord…

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NOI SIAMO L’AFRICA (1966)

La decolonizzazione e le sue conseguenze nella coscienza e nelle abitudini quotidiane di chi viveva in Africa negli anni ‘60: i bianchi, i neri, le donne, i giovani. I contrasti politici e ideologici tra i bianchi che rimpiangevano il passato e i poteri perduti, le nuove classi dirigenti di colore…

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SIERRA MAESTRA (1969)

Nel 1967 Che Guevara viene catturato e ucciso in Bolivia. Il dolore e lo sconcerto politico diventano fonte di riflessioni accese nella sinistra mondiale. La liberazione del terzo mondo dal giogo coloniale quali strade avrebbe preso? Il film, ispirato alla vicenda di Regis Debray, giornalista francese che raggiunse Guevara in Bolivia, successivamente sospettato di averlo tradito e venduto…

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NON HO TEMPO (1972)

Film ispirato alla vita di Evariste Galois, matematico giovanissimo che innovò l’algebra astratta, morto prematuramente in un duello alla pistola nel tempo delle rivolte sociali francesi del 1830, fu sceneggiato da Ansano Giannarelli, Edoardo Sanguineti e Lucio Lombardo Radice. Esiste in due versioni…

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LA CATENA DI MONTAGGIO (1972)

Il più grande ed evoluto reparto automobilistico di Torino: Fiat Mirafiori. Automatizzazione e razionalità estrema. Gli operai nella più stretta simbiosi con le macchine utensili già in gran parte robotizzate. La fatica apparentemente debellata. Ritmi ossessivi…

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GLI UOMINI DELLA SCIENZA (1977)

Una serie di cinque telefilm dedicata a scienziati francesi e italiani le cui scoperte e innovazioni caratterizzarono “il secolo dei lumi”: d’Alembert, Lavoisier, Monge, Volta e Spallanzani. Ideata da Ansano Giannarelli e Lucio Lombardo Radice, coordinata da Ansano Giannarelli che curò la regia di Monge, fondatore della geometria descrittiva…

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LA VERITÀAAA (1982)

Antonio è un pazzo chiuso in manicomio già da qualche anno. Il film inizia con la sua evasione. Il pazzo vuole andare tra la gente e propagandare la sua idea fissa: che bisogna intervenire subito per cambiare la situazione del mondo. Ma subito vuol proprio dire subito! Antonio il pazzo viene arrestato dalla polizia, ma con stima. Antonio riesce a portarsi dietro il commissario…

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LA FOLLIA DI ZAVATTINI (1982)

Cesare Zavattini “in diretta” durante le riprese e il montaggio del film La veritàaaa, di cui era ideatore, sceneggiatore, interprete, regista e, perfino, autore del tema musicale. Il film di Ansano Giannarelli ne documenta l’energia e la brillantezza creativa…

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REMAKE (1987)

Fiction appartenente al genere “commedia”, insolito per Ansano Giannarelli, venne girata durante lo svolgimento del Festival del Cinema di Locarno, nel 1986, mescolando attori e la realtà di numerosi ospiti di quel evento. Ecco la storia: “Silvia e Alberto, lei giornalista lui importante critico cinematografico, si incontrano dopo un’antica infatuazione. Lei reduce da vicende matrimoniali scomposte…

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Le produzioni firmate da Marina Piperno con la REIACfilm sono state duecento e più.

Ecco quelle che ricorda volentieri:
I VENT’ANNI DI TRE GENERAZIONI di Edith Bruck, Pierluigi Murgia e Giuseppe Bellecca
RAGONA’ E CASSARA di Luigi Lombardo Satriani e Maricla Boggio
L’ALESSANDRO NELLE INDIE di Vittorio Sermonti
ROCCO SCOTELLARO di Maurizio Scaparro
IL FRATELLO di Massimo Mida Puccini
IMMAGINI VIVE di Ansano Giannarelli
IL RICHIAMO di Claudio Bondì
Gli “Sperimentali” Rai:
LA TRAVERSATA di Giuseppe Bellecca
IL DESIDERIO DI DIVENTARE PELLEROSSA  di Roberto Alemanno e PIerluigi Calderone
DALLA PARTE DEL MANICO di Giorgio Turi
CONVERSAZIONE A TRE VOCI di Sandro Rossi
Altri autori e registi che hanno lavorato con la REIACfilm: Andrea Frezza, Antonio e Aldo Vergine, Pino Adriano, Roberto Cacciaguerra, Sofia Scandurra, Biagio Proietti, Rosalia Polizzi, Michele Conforti, Andrea Barzini, Azio Cascavilla e molti altri…

La REIACfilm ha concluso il proprio percorso nel 2000.

 
LA PRODUZIONE REIACfilm E’ IN DEPOSITO PERPETUO PRESSO LA FONDAZIONE AAMOD, Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico
LA PARTE STRETTAMENTE TELEVISIVA PRESSO TECHE RAI

Prima che iniziasse il sodalizio produttivo tra Marina Piperno e Luigi Faccini, i film di fiction di Luigi Faccini furono:

IL LIBRO BIANCO (1969)

Nel 1966 Siniavskij e Daniel, scrittori dissidenti nell’allora Urss, vennero processati e condannati a 7 e 5 anni di carcere duro per attività e propaganda antisovietica. Avevano scritto libri sotto pseudonimo,  pubblicati fuori dei confini russi. Vicini a Pasternak, del quale avevano portato la bara, i loro scritti erano stati contrabbandati da chi aveva esportato in occidente  “Il dottor Zivago”…

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NIENTE MENO NIENTE DI PIÙ (1971)

Inizio degli anni ‘70, quando la fantasia sessantottesca non aveva preso il potere e la rabbia di qualcuno divenne inutile ferocia. Un paesino di montagna con qualche decina di abitanti sull’Appennino tosco-emiliano. Un giovane prete, spedito lassù da un vescovo che non tollera il suo vangelo estremo, tiene una lezione di fisica ai figli di contadini e pastori ai quali passa linguaggi e cultura come strumenti di liberazione. Arriva un amico prigioniero di delusioni inestricabili…

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GAROFANO ROSSO (1976)

Siracusa, 1924. Storia di una educazione e di una crescita, non solo sentimentale, nei primi anni del regime fascista, il film racconta la vicenda di Alessio Mainardi, uno studente che proviene dai latifondi assolati della Sicilia centrale per frequentare il liceo. Entra in contatto con i giovani fascisti che si ribellano ai valori e alle gerarchie borghesi. Si innamora di una compagna di scuola che gli regala un garofano rosso quale pegno di un amore acerbo ma pieno di suggestioni simboliche…

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UNA SCELTA DI VITA: GIORGIO AMENDOLA (1977)

Nato dall’incontro di Luigi Faccini con un politico capace di dare del tu alla Storia e figlio di Giovanni Amendola, morto a causa delle percosse che i fascisti gli inflissero a Montecatini nel 1925, il film è una rilettura, intensa, di Giorgio Amendola, tra problematiche famigliari e cultura, politica quotidiana e storia, violenze e  scelte. Ecco cosa ne scrisse Natalia Ginzburg…

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NELLA CITTÀ PERDUTA DI SARANZA (1980)

Nella notte tra il 20 e 21 luglio 1921 una squadra di seicento fascisti toscani guidati da Amerigo Dumini raggiunge Sarzana lungo la strada ferrata. Intendono liberare dal carcere in cui è recluso un caporione di Carrara, Renato Ricci, dopo una spedizione punitiva in Lunigiana che ha fatto, con la sia squadraccia, cinque vittime. Ma vogliono anche impartire alla città di Sarzana, amministrata dai socialisti, una lezione esemplare. Sono armati e provvisti di benzina per appiccare incendi. La città è mobilitata. Il suo sindaco, Arnaldo Terzi, avvocato, è a capo di un Comitato di Difesa, in accordo con i carabinieri locali…

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L’inizio produttivo di Marina Piperno & Luigi Faccini:

BANCO LIVE (1980)

“Quando si chiamava ancora Banco del Mutuo Soccorso, ed era il 1975, l’ascolto su vinile di Darwin, uno dei loro dischi più riusciti, li impose alla mia attenzione”. Stavo montando “Garofano rosso” e mi occorreva una colonna sonora tonale ma fortemente ritmica, con accenti e sottolineature che attualizzassero contenuti storici del 1924. Vidi il film con l’intero gruppo…

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SASSALBO PROVINCIA DI SIDNEY (1982)

l film nelle parole di Mario Soldati,sul Corriere della Sera: “Quali delizie, quale miracolo. Il film avvince e affascina fin dai primi fotogrammi per la naturalezza della presentazione. Chi narra è il regista medesimo, Faccini, con la sua voce, che rievoca un viaggio breve ma subito commosso e fantastico dalle rive del Tirreno fino alla spartiacque appenninico e lunigiano, tra Liguria, Toscana ed Emilia, verso il passo del Cerreto…

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L’AMIATA È ANCHE UN FIUME (1983)

La chiusura delle miniere di mercurio nel territorio amiatino, che lo avevano drammaticamente colonizzato trasformando i pastori in minatori e, in qualche modo, arricchendolo e sviluppandolo verso obiettivi più evoluti attraverso l’accesso alle facoltà scientifiche universitarie di molti giovani, crearono un vuoto improvviso, economico, umano e culturale. Era il 1976 quando quei giovani, laureati e figli di minatori disoccupati o già vittime delle malattie professionali contratte (silicosi, asbestosi, idrargirismo),aderirono ad un progetto di risanamento delle terre collinari abbandonate…

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IMMAGINANDO CINEMA (1984)

Foggia. Un gruppo di amici che vorrebbe liberarsi di quella malattia interminabile che affligge i giovani del sud: la vita che ti sfiora senza poterla afferrare. Laureati o bilaureati senza approdo, creatività dissipata, sentimenti che non sfociano nell’amore e voglia di avventura si incrociano durante le riprese di un film sperimentale che uno di loro, dopo averlo a lungo sognato, sta girando. Non c’è resa ma ostinata ed energica autoironia…

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INGANNI (1985)

Dino Campana, per molti il più grande poeta che l’Italia abbia avuto nel secolo scorso, colto durante la sua reclusione manicomiale, dal 1918 al 1932. Dopo la fine tempestosa della sua storia d’amore con Sibilla Aleramo, rifiutato dalla società letteraria e dalla sua famiglia, che ne richiede il ricovero coatto, Dino accetta l’unica soluzione che gli consentirà di restare in vita, piuttosto, come pensa, un inevitabile suicidio. Internato a Castelpulci, nei pressi di Firenze, nelle sue giornate vuote fa irruzione un giovane psichiatra, convinto della sua recuperabilità, che intende restituirlo all’onore che merita…

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BURRI (1985)

Alberto Burri, medico mancato e pittore senza maestri, genio solitario e indocile che ha segnato l’arte del ‘900, era nato a Città di Castello, in Umbria, nel 1915. Morì a Nizza nel 1995. Natura e artificio, relitti e scorie, i materiali bruti ai quali imponeva il proprio intervento, erano il suo regno creativo e i compagni di una sconcertante ricerca di bellezza. Chiama le sue opere, che a cicli scandiscono la propria vita: Muffe, Catrami, Sacchi, Gobbi, Ferri, Combustioni, Cretti, Cellotex…

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DALL’ESSERE AL DIVENIRE (1986)

Ilya Prigogine era nato a Mosca nel 1917. Emigrato in Belgio nel 1929 si laureò in chimica preso la libera università di Bruxelles, dove iniziò l’insegnamento nel 1947. Noto per le sue teorie sulle strutture dissipative, i sistemi complessi e l’irreversibilità del tempo, ricevette il Nobel per la chimica nel 1977…

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C’ERA UNA VOLTA GENTE APPASSIONATA (1986)

Ricognizione sulle radici, umane e storico-politiche, della Resistenza toscana, a partire dalla battaglia di Piombino, 9 e 10 settembre 1943, quando i marinai italiani sconfissero i tedeschi provenienti dall’isola d’Elba (Prima puntata), proseguendo con Firenze (Seconda e Terza puntata) sede delle elaborazioni repubblicane più colte e innovative, per finire a Carrara (Quarta puntata) dove la Resistenza apuana trovò nelle cave di marmo l’alleato più efficace, ma dove le popolazioni civili di Sant’Anna di Stazzema, Vinca e San Terenzo ai Monti pagarono un prezzo altissimo nelle rappresaglie tedesche…

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DONNA D’OMBRA (1988)

Mentre sta perfezionando una coreografia ispirata all’Antigone di Sofocle Carla riceve la notizia della morte del padre. L’uomo da lei più amato l’ha abbandonata per sempre. Disperazione e confusione la spingono ad un viaggio apparentemente senza meta, che diventa una ricognizione sugli affetti e i luoghi del suo passato. Un uomo la segue, sorvegliandone il cammino. Primo film italiano ad essere ambientato nel mondo della modern dance Donna d’ombra coniuga morte e vita, infanzia e desiderio di maternità, mito e realtà, raccontando un ritorno alla felicità creativa e alla pienezza dei sentimenti…

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GLI ADDII E ANTIGONE (1989)

A decine i danzatori italiani si erano formati nello studio di Elsa Di Laudadio Piperno sugli stilemi di Martha Graham, ma un brutto giorno quel luogo magico fu costretto a chiudere i battenti. Elsa danzò, in totale solitudine, quel addio. Il violinista Massimo Coen il suo unico compagno…

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AIDS, VIAGGIO NELLE RISPOSTE POSSIBILI (1989)

Quando Luigi Di Liegro, per la Caritas romana, aprì la casa famiglia per ammalati di Aids sulla collina di Villa Glori, nel quartiere “borghese” dei Parioli, e le ostilità degli abitanti trovarono voce nelle aggressioni di destra. Ancora sconosciute le cause di una infezione che si andava diffondendo nel mondo senza che nulla potesse contrastarla, quella iniziativa aprì una porta a chi non godeva di appoggi famigliari e terapeutici. In quel luogo, un tubercolosario in disuso, personalità religiose e laiche, sociologi e psicologici, trovarono la chiave di una dolorosa convivenza e assistenza per chi era destinato a morte sicura…

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LADRO DI VOCI (1990)

A Carlo i riccioli strinati cadevano sugli occhi. Quando accettava di essere guardato in faccia li soffiava via. Fabrizio, occhi di velluto nero e un sorriso bianco che nascondeva la depressione, sembrava uno zingaro. Aveva imparato a suonare la chitarra nel carcere minorile di Casal del Marmo. Giochi proibiti era la sua colonna sonora. Carlo aveva un padre buono, indifeso, abbandonato dalla moglie. Avrebbe voluto che quel padre gli facesse assaggiare dei cazzottoni. Anche di quello era incapace. Fabrizio, da suo padre, avrebbe desiderato comprensione e dolcezza. Ne aveva avuto disprezzo e calci…

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NOTTE DI STELLE (1991)

Luana ama il blues e l’America ma canta malvolentieri nell’orchestrina di un clarinettista manesco. Sbarcata da un treno e derubata del bagaglio accetta un passaggio sul furgone di due viaggiatori stranamente assortiti: Lucio, operatore sociale che impugna perennemente una video8 e Carlo, trecccine rasta, graffitaro appena uscito di galera. Lucio lo ha conosciuto in un centro sociale della cinta periferica romana, coinvolgendolo nel progetto di un film su di un “piccolo guerriero urbano” che si scontra con la violenza di un quartiere appena nato: Tor Bellamonaca. Anche Luana viene trascinata in questo sogno…

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CANTO PER IL SANGUE DIMENTICATO (1997)

All’alba del 13 giugno 1944 tedeschi e fascisti italiani aderenti alla Repubblica di Salò accerchiano il villaggio minerario di Niccioleta, nei pressi di Massa Marittima, Colline Metallifere, sorprendendo nel sonno chi tra poco si recherà al lavoro. Rastrellati 160 uomini li rinchiuderanno in un rifugio antiaereo. Interrogati e percossi, dopo l’uccisione di sei che più degli altri erano risultati conniventi con i partigiani del territorio circostante, i più anziani vennero rilasciati mentre i più giovani vennero avviati verso Castelnuovo Val di Cecina…

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LA BAIA DELLA TORRE CHE VOLA (1997)

“Nel ronzio del mio vecchio diesel, tra gli specchi del mare e le colline fosche, ancora una volta, io sradicato, inseguendo l’accaduto, da Roma. Venturina, Donoratico, Quercianella. Vento e risacca, odore bagnato del mare. Ero stato il tuo apprendista, Ultimo. Parole tra noi senza prezzo. E quante domande! In risposta altre domande ancora. Sto arrivando, sai! Non mancherò al baccanale rosso…

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GIAMAICA (1998)

Periferie di una metropoli notturna istoriate dai graffiti delle ultime generazioni giovanili. In un incendio doloso un ragazzo di colore muore bruciato nel centro sociale che lo ospitava. Casualità incolpevole oppure un omicidio efferato? Ispirato liberamente alla vicenda mai risolta della morte toccata ad Auro Bruni, figlio di madre africana e padre italiano, il film racconta il viaggio sognato e mai compiuto da un ragazzo che vedeva il suo futuro nel reggae, nella ganja e nella tolleranza dei rasta giamaicani…

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VIA LUMIÉRE ANGOLO MÉLIÈS (1999)

Che ogni film sia una potente macchina erotica, il cui controllo può continuamente sfuggire, è cosa ampiamente ammessa, nonché temuta. Sta esattamente in questo nodo, fatto di previsioni ferree e di imprevisti, di godimento e smacco, tutto il fascino di immaginare cinema e viverne il volo fantastico, quel trarre dal nulla la vita nella quale amiamo immergerci, come se fosse vera e indubitabile. La lavorazione di Giamaica fu un massacro fisico durato otto settimane, totalmente in notturna, piena di invenzioni tecniche e poetiche che condusse i ragazzi protagonisti di Notte di stelle a dare il meglio di sé nella ricerca di chi aveva assassinato un loro amico di colore…

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SGUARDI (2000)

Occhi. Occhi spalancati sul vuoto che più si teme. Occhi fissi, volutamente sereni, tesi al bersaglio impossibile: l’eternità. Accompagnati dal sorriso vago che aleggia attorno a labbra promettenti. E’ questo il mistero che Christian Schad colse nella forma perfetta di un ritratto che ruba il nitore ad Antonella da Messina e a Leonardo la sospensione e l’attesa. Dedicato a Emilio Bertonati, artista e gallerista, che visse nei suoi quadri…

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ANDREA DICCI CHI SEI (2003)

Primo ritratto video, a tutto tondo, di don Andrea Gallo, il prete di strada genovese che coordinava la comunità di San Benedetto al Porto, al quale l’associazione culturale Ippogrifo Liguria e il Comune di Lerici avevano attribuito il premio della prima edizione di Gente di Strada. “Se un ebreo con la Torah, se un musulmano con il Corano, se un cristiano con la Bibbia canonica non sono accoglienti devono riconoscere di non essere ebrei, musulmani e cristiani…

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LE MANI RACCONTANO, VIAGGIO NELLA FATICA DELLE DONNE (2005)

Tante volte penso che se le donne, ma proprio tutte, di sinistra e di destra, nessuna esclusa, decidessero di fare sciopero, ma uno sciopero totale, assoluto, sia per quanto riguarda gli aspetti materiali della quotidianità, sia per le questioni morali, l’educazione dei figli, si fermerebbe tutto, si fermerebbe l’Italia. Allora si vedrebbe quanto valgono le donne e quanto è insostituibile il loro apporto. Perché uno Stato, qualsiasi Stato, si regge sulle donne e sul loro lavoro, in tutti i campi della vita sociale”…

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IL PANE DELLA MEMORIA (2008)

Il piccolo ma estremamente suggestivo cimitero ebraico di Pitigliano che racconta la plurisecolare vicenda di una comunità che visse in pace e reciproco rispetto con i cristiani e i cattolici di quella cittadina dell’alta maremma. Il racconto dell’ultima esponente di quella comunità, Elena Servi, che a metà dell’ottocento contava quattrocentocinquanta membri. Una esperienza di esemplare integrazione che si lacera con l’applicazione delle leggi razziali volute da Mussolini nel 1938…

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NELLA CARNE DI UN NOME (2008)

Mauro Manfredi era un artista appartenente all’area concettuale, ironico e brillante, sensibile alla metaforicità dei segni e dei linguaggi. Nell’autunno del 2008, in sua memoria, presso il centro culturale Il Gabbiano di La Spezia, quindici amici dei più cari gli dedicarono opere ispirate, ognuna, a lettere del suo nome e cognome. Il film compie l’esperienza di alterare la superficie fisica delle opere, penetrandole e ampliandone la capacità di significazione, oltre i limiti imposti dalle cornici e della pura riproduzione del quadro…

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STORIA DI UNA DONNA AMATA E DI UN ASSASSINO GENTILE (2009)

Mai avremmo immaginato che ci portasse così lontano la musica frusciante di un vecchio grammofono a manovella e dei dischi a78 giri scovati nei detriti del tempo che la casa dei Piperno più che custodire aveva dimenticato. Fu ballando al suono di Singing in the rain che Marina Piperno si immerse nel “secolo breve”, cercando i frammenti sparsi e via via rinvenuti della propria identità: umana, etica, professionale. Auschwitz e Birkenau, fabbriche di morte immaginate e costruite dalla feroce scientificità del nazismo tedesco furono il passaggio obbligato di quel viaggio a ritroso…

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NEL VENTRE NERO DELLA STORIA (2009)

Nell’immagine di copertina figurano i genitori di Marina Piperno che il 2 aprile 1933 si sposarono, a Roma, quando in Italia Mussolini e il regime fascista erano saldamente al potere e Hitler, in Germania, lo aveva appena conquistato. Sorridenti, felici, circondati da un parentado elegante, sembravano ignari della tempesta che avrebbe travolto il mondo e le comunità ebraiche tra pochissimi anni…

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FIORE PUNGENTE (2010)

Don Andrea Gallo, il prete di strada genovese nel secondo ritratto che Luigi Faccini e Marina Piperno gli hanno dedicato, lancia la sua sfida teologica ristabilendo la priorità del Vangelo ed esortando la Chiesa romana ad incrociare la strada degli “ultimi”. Critica lo strapotere del denaro e il suo uso caritativo, soltanto assistenziale. Condanna l’accumulazione capitalistica e in un governo da lui condotto, afferma, non prenderebbe mai uomini come Marchionne quali responsabili dell’economia. Un ritratto nel quale sostiene la Costituzione come viatico parallelo ai Vangeli, da cui risalta tutta la sua severità costruttiva…

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LIBRI DI PIETRA LIBRI D’ACQUA (2010)

Lerici, scalo obbligato per il naviglio a vela che dal nord metteva la prua verso l’Italia centrale e meridionale, raggiungendo le sponde africane e il Mar Nero, baluardo che proteggeva il fianco sinistro della repubblica genovese dalle aggressioni delle vicine città toscane, Pisa soprattutto, faceva parte del potente stato d’acqua ideato da quel genio politico che fu Andrea Doria, mercenario che si era messo a disposizione della potenza imperiale spagnola…

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NEL FIUME DELLA MUSICA (2011)

In un concerto del 2006, tenuto al cinema Arsenale di Pisa, Antonio Lombardi, Livio Bernardini ed Egildo Simeone, autori della colonna sonora del film “Giamaica” di Luigi Faccini, raccontano, in musica, quale ricerca fecero per contaminare temi celtici con il reggae giamaicano, coerenti con il meticciato antropologico del film. Una musica che non fu semplice cosmesi a posteriori ma progetto, etico e poetico, vissuto fino in fondo con l’autore del film…

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RUDOLF JACOBS, L’UOMO CHE NACQUE MORENDO (2012)

Un ostinato e intenso ricercare di Marina Piperno nei territori in cui si svolsero episodi sanguinosi della guerra di Liberazione dall’occupazione tedesca e dal fascismo di Salò, dove la dimenticanza, l’indifferenza e la negazione hanno operato capillarmente negli anni trascorsi. Spunto è la storia di Rudolf Jacobs, capitano della marina militare tedesca che nel settembre del 1944 diserta e passa alla Resistenza lunigiana, per morire in un attacco, da lui stesso comandato, all’albergo di Sarzana in cui era acquartierato un comando delle brigate nere…

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MORANDO’S MUSIC (2012)

Morando Morandini, uno dei più sensibili e autorevoli critici cinematografici italiani, colto nelle sue giornate di lavoro fitto, tra sigarette accese con quelle che si spegneranno e il ticchettio a mitraglia della sua Everest manuale. E che fa Morando stamattina? Si chiede nel testo. Si specchia nel disagio esistenziale di un re del cinema: Buster Keaton. Per un articolo? Per un libro? Per decifrare il segreto della solenne malinconia di chi fu perfino più grande di Charlie Chaplin? L’epistolario che lega Morando Morandini a Luigi Faccini ebbe inizio nel lontano 1969…

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PAROLE IN GIOCO (2012)

Lorenzo Enriques, primogenito di Giovanni, manager della Olivetti dei tempi d’oro di Adriano, quelli dell’innovativo e utopico Movimento di Comunità, è un fisico prestato alla cultura in virtù di sensibilità e umanesimo. In questo ritratto a tutto tondo Luigi Faccini investiga, da complice, il carattere e i talenti di un uomo ironico e distaccato, borghese e aristocratico, capace di brillanti sintesi intellettuali e storiche…

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GIOVANNI ENRIQUES, CHE SEPPE IMMAGINARE IL FUTURO (2014)

Terzogenito di Federigo Enriques, un grande matematico, Giovanni si era laureato in ingegneria nel 1929, attraversando gli anni di regime fascista legandosi di amicizia con Carlo e Nello Rosselli, con i “ragazzi di Via Panisperna”: Fermi, Segre, Rasetti, Amaldi, Ettore Majorana. Condirettore della Olivetti durante l’occupazione tedesca dell’Italia, dal 1943 al 1945, salvò gli stabilimenti dalla distruzione…

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C’È ORO IN TOSCANA (2015)

La Toscana etrusca, lungo il corso della Fiora, alle falde del Monte Labbro e delle faggete amiatine, dove affluisce gente di ogni nazionalità in cerca di una più semplice e armoniosa qualità di vita. Tra autoctoni e foresti potrebbe nascere una nuova comunità, più aperta e dinamica, se questa energia fosse vista come una concreta potenzialità di sviluppo, soprattutto dopo la chiusura delle miniere di mercurio…

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PAOLINO RANIERI, L’ULTIMO MAESTRO (2015)

Quasi cento anni portati con passione inesauribile, lucidità, sapienza e determinazione, da un uomo che visse, da bambino, le violenze dei fascisti quando nel 1921 assalirono Sarzana, poi partigiano e Commissario Politico della formazione Ugo Muccini, nel dopoguerra sindaco di Sarzana per ben 25 anni. Un ritratto di vivacità unica, amaro e profetico. Una ricognizione disincantata sulla frantumazione e impotenza della sinistra italiana…

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DIASPORA, OGNI FINE È UN INIZIO (2017)

Un viaggio transcontinentale alla ricerca dei parenti fuggiti dall’Italia a causa delle leggi razziali del 1938, discendenti sconosciuti di seconda e terza generazione. Un racconto che inizia a Pitigliano e subito vola a New York, per poi attraversare il deserto del Negev, toccando Masada, i kibbutz della Galilea, Gerusalemme e Tel Aviv, per tornare nel vecchio ghetto di Roma culla originaria delle famiglie inseguite. E ancora a Boston, per festeggiare la nascita di un bambino e la graduation di un rabbino appartenente all’ebraismo riformato…

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GIRO DI BOA (2018)

La gioia di vivere, insopprimibile spinta del nostro cinema, con Giro di boa colleziona il quinto prototipo con Marina Piperno protagonista, unico produttore al mondo, per giunta donna, che narra di sé e della multiforme realtà che la circonda. Dopo Storia di una donna amata e di un assassino gentile, che le era valso il Nastro d’Argento alla carriera, e dopo Rudolf Jacobs…

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RADICI, VIAGGIO ALLE SORGENTI DELLA MUSICA POPOLARE ITALIANA (2019)

Ci sono due film che in Radici si intersecano: uno, a colori, sulla musica popolare italiana di oggi, quella che più mantiene vive le proprie origini e funzioni identitarie; uno, in bianco e nero, sulla musica popolare del passato, che si avvale del repertorio dell’Istituto Luce per ripercorrere alcune delle tappe del viaggio in Italia che Alan Lomax e Diego Carpitella fecero nel 1954-55, registrando e salvando tutto ciò che stava per scomparire…

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MARE DI COSTA MARE DI ORIZZONTE

Quando ad un marinaio di Lerici chiedevano perché a trent’anni non fosse ancora sposato la risposta che da lui ottenevano era: ”Per mettere al mondo degli orfani?”. Il destino di gente che spesso si chiamava Felice, Fausto, Fortunato, Prospero, Onesto, Primo o Ultimo, secondo un esorcismo che li accompagnava dalla nascita, era quello di non vivere a lungo o, meglio, di morire giovani, per naufragio in qualche tempesta oceanica, per affondamento in qualche guerra, per qualche pestilenza micidiale…

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MARE DI COSTA MARE DI ORIZZONTE (2024)

Questo film nasce da due leve che da sempre ci hanno guidato lungo le strade della nostra ricerca storica e antropologica: prima, la convinzione che sia fondamentale raccogliere la memoria dell’accaduto ma soprattutto versandola nella storia che l’veva causata; seconda, la ricerca della documentazione fotografica che consente di afferrare gli avvenimenti del passato, studiandola accanitamente fino ai dettagli infinitesimi muniti di lenti di ingrandimento…

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Ippogrifo Liguria è una associazione culturale, che fa ricerca storica e antropologica, raccoglie le voci e i suoni delle culture contadine, operaie, delle marginalità e delle periferie urbane, promuove coesione sociale e risveglia identità, produce immagini fisse e in movimento, edita libri, organizza incontri ed eventi, difende i territori dagli abusi ambientali e dalla speculazione.

Le opere pubblicate sono:

LA BAIA DELLA TORRE CHE VOLA (1997)

«Abuelo, cùnteme…». Nella richiesta fiduciosa che l’autore rivolge ad un nonno madornale, nostromo sui brigantini in partenza da Lerici e diretti verso il Sud del mondo, sta la chiave epica e linguistica del romanzo. Così, come in tutte le “fole” dei marinai, ondate ingoiano bastimenti e saette squarciano il cielo buio, mentre gli eroi, e i loro antagonisti,appaiono dalla nebbia che un lume trasforma in lanugine iridescente. Nelle parole, comuni e arcane, di quell’uomo,l’autore cerca protezione…

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SONO UNA RAGAZZA CHE SI ARRANGIA (1999)

“Carattere distintivo delle liriche di Marina Piperno è l’essenzialità semantica, corrispondente ad un rigore intellettuale che sovrintende alle modulazioni del sentire, senza per altro limitarlo od opprimerlo. Marina traduce in versi lapidari, ma non sentenziosi, un sentire complesso, che assorbe la vita nel suo molteplice porsi e che si proietta nella vita stessa con un rapporto sempre rinnovato e ricco di implicazioni e sfumature…

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UNO SCORRIDORE LIGURE DI LEVANTE (1999)

“Il moto profondo del mio cinema sta nell’armonizzare cose distanti, ripristinando il continuo della realtà che si è frantumata o che si frantumerà, ma non amo il cinema come illusione totale. Devo compiere incursioni dentro la realtà, per l’esigenza carnale, più che intellettuale, di stare e cercare in mezzo alla gente, guardando e ascoltando, per alimentare il sogno che affettività e creatività modifichino le aberrazioni del mondo.”…

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IL CASTELLO DEI DUE MARI (2000)

Un territorio di mari e fiumi, così Luigi Monardo Faccini nomina il Golfo di Spezia e le vallate lunigiane, scena e protagonisti, ad un tempo, di racconti di differente ritmo e medesimo respiro, intessuti nell’unico ordito de Il castello dei due mari. Una trama osmotica di terra e acqua che passa per infanzia ed età adulta, storia remota e storia recente, passione e politica…

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C’ERA UNA VOLTA UN ANGELO DI NOME WILLY (2001)

L’intenzione, da molti lericini paventata, che sul terreno “pregiato” del Cimitero Vecchio si volesse costruire un parcheggio multipiano, demolendo ciò che restava del patrimonio culturale ottocentesco della città, provocò in me una tale ribellione da indurmi ad una opposizione definitiva: fotografare il luogo, rivelandone le ricchezze, artistiche edi memoria, affinché una speculazione miserabile fosse sconfitta…

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UN POLIZIOTTO PERBENE (2002)

“I fatti di Sarzana del 21 luglio 1921 e quelle che ne furono le conseguenze politiche…”

Tre giorni prima, il 18, Ivanoe Bonomi, un ex-socialista, si era presentato in Parlamento chiedendo la fiducia per il governo che Vittorio Emanuele III lo aveva incaricato di formare. Che i carabinieri, per difendere Sarzana, avessero sparato sugli aggressori fascisti sconvolse l’opinione pubblica nazionale. Dibattito parlamentare, votazione e quadro politico ne furono fortemente influenzati…

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MARINA PIPERNO, PRODUTTORE DI SOGNI (2002)

“Cara Marina, che tu venga a Genova, città di cinefili scatenati, a testimoniare la tua straordinaria militanzacinematografica, mi sorprende e mi inorgoglisce, infine lo trovo del tutto normale. Se c’è un luogo in cui si deve apprezzare la tua vita di ‘produttore di sogni’, specialissimi sogni etici, questo è proprio Genova…”

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LA STORIA COME IDENTITA’ (2003)

“Il fascismo non è stato semplicemente una reazione contro il bolscevismo, come qualche storico ha voluto affermare, ma ha avuto origini autonome come movimento politico nazionalista nato dalla prima guerra mondiale, anche se il bolscevismo è stato una delle sue spinte propulsive. Sottolineo questo aspetto autonomo del fascismo in quanto cruciale per capire quello che accadde in Italia proprio nel periodo in cui avvengono i fatti i Sarzana…

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TRAFFICANTI DI SOGNI (2004)

“Dobbiamo batterci perché prevalga la forza del diritto, non il diritto della forza. Il nostro interesse è opporci al pugno che si sta abbattendo sui migranti e sui lavoratori. Quello che potremmo subire in futuro, loro lo stanno già sperimentando. La dottrina Bush ha dato il via libera a tutte le democrazie autoritarie e plebiscitarie. Non c’è Pace senza Giustizia…”

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L’UOMO CHE NACQUE MORENDO (2004 e 2006)

Il 3 novembre 1944, appena scesa l’oscurità, una pattuglia di soldati tedeschi si avvicinò al portone di un albergo di Sarzana nel quale erano acquartierate settanta brigate nere. Comandava la pattuglia un giovane ufficiale, alto, ossuto, biondo, che chiese in un italiano stentato di parlare con il responsabile della caserma, assente per un impegno che lo aveva trattenuto a Spezia. Appena il portone si dischiuse l’ufficiale tedesco puntò la machinenpistole, uccidendo il piantone…

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CINEMA COME UN’INFANZIA (2005)

Marina Piperno: giornalista, produttore cinematografico, poetessa, organizzatrice di eventi culturali, editrice; Luigi Monardo Faccini: critico cinematografico, regista e scrittore, segnano da decenni la storia del nostro cinema, sperimentando linguaggi, innovandone le forme. Anche nel campo letterario si pongono all’avanguardia di una “nuova storiografia”…

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L’AMATA E L’ASSASSINO, MALIZIA E INNOCENZA DEL CINEMA (2009)

“Storia di una donna amata e di un assassino gentile” è un lungo film che trae linfa dal sodalizio amoroso e professionale dei due “esploratori”, Luigi Faccini e Marina Piperno. Dalla sua visione ricaviamo la sensazione di saperne di più sull’incontro tra il produttore e il regista, ed anche degli esiti etico-estetici del loro convivere, belligerando con il sistema produttivo nel quale, pur prendendone le distanze, agiscono…

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AMA E FA CIO’ CHE VUOI (2013)

Don Andrea Gallo. Lo hanno chiamato santo e comunista, ribelle e profeta, lui preferiva definirsi uomo e cristiano. In questo libro, nato dalle conversazioni e i ritratti video che Luigi Faccini gli aveva fatto, il prete genovese, “angelicamente anarchico”, intreccia ricordi e riflessioni in una vivida summa del suo pensiero, prendendo le mosse dall’infanzia sotto il fascismo e dalla scelta della Resistenza…

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UN FILM LUNGO 50 ANNI (2014)

L’opera complessiva che Marina Piperno ha prodotto con Luigi Faccini è una delle testimonianze più belle, profonde e variegate di quante cose, idee e storie, ma anche vite vissute, si possono scrivere con il cinema. Scrivere, perché Faccini è uno dei più vicini alla camera stylo, l’idea della cinepresa o telecamera come diario e pensiero per osservare, descrivere e registrare, lanciata dal cineasta francese Astruc nel 1949 e messa in pratica in Italia da Rossellini ben prima della nouvelle vague…

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EPPURE QUALCOSA HO VISTO SOTTO IL SOLE (2022)

Vengo, come “salvata”, dalle stragi della seconda guerra mondiale, sapendo che il fascismo e il nazismo sono stati i responsabili dell’orrore. Ho studiato e sono stata accolta nel mondo del lavoro creativo avvantaggiandomi di una crescita che sembrava ininterrotta. L’aver potuto scegliere il cinema come professione, pensando che i miei film avrebbero cambiato il mondo, è stato un privilegio e una illusione. Volevamo giustizia e pace per tutti, volevamo il libero espandersi della persona, il consumismo…

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